Coronavirus in Italia fa 50mila morti: 35mila prima ondata, 15mila finora (Foto Ansa)
In discesa l’indice di contagio Rt in Italia. I dati settimanali aggiornati al 18 novembre lo fissano questa settimana a 1,18. La settimana scorsa era pari a 1,43, due settimane fa a 1,72. È quanto si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio della cabina di regia ministero della Salute-Iss, in possesso dell’AGI.
L’indice è in calo un po’ ovunque, con 4 Regioni che sono già scese sotto l’1, ossia dovrebbero tecnicamente entrare in fase di discesa. Si tratta di Lazio (0,82), Liguria (0,89), Molise (0,94) e Sardegna (0,79).
Questo l’elenco delle altre Regioni: Abruzzo 1,32, Basilicata 1,46, Calabria 1,06, Campania 1,11, Emilia-Romagna 1,14, Lombardia 1,15, Piemonte 1,09, Provincia Bolzano 1,16, Provincia Trento 1,03, Puglia 1,24, Sicilia, 1,14, Toscana 1,31, Umbria 1,06, Val d’Aosta 1,14.
Quasi tutte le Regioni sono ancora classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane. In particolare, 17 Regioni sono classificate a rischio Alto di una trasmissione di SarsCov2.
“L’epidemia in Italia – si legge nel report – si mantiene a livelli critici sia perché l’incidenza di nuove diagnosi resta molto elevata e ancora in aumento, sia per gravità con un significativo impatto sui servizi assistenziali”.
Nella maggior parte del territorio nazionale “la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 2 con alcune Regioni/PA in cui la velocità di trasmissione è ancora compatibile con uno scenario 3. Si osserva una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente suggerendo un iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 14 ottobre 2020. Tuttavia – scrivono gli esperti – la trasmissibilità in gran parte del territorio è ancora con un Rt>1 e comporta un aumento dei nuovi casi; questo andamento non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell’attenzione nei comportamenti”. (fonte AGI)