
Coronavirus, gli italiani in Cina: "Cibo scarseggia. Bus e metro non funzionano. Prezzo biglietti alle stelle" (foto Ansa)

ROMA – Sono circa seicento gli italiani che ancora sono in Cina e che, causa coronavirus, non riescono a trovare un volo per tornare in Italia.ย
“Il nostro teatro non fa piรน spettacoli -racconta Gabriele Di Fazio, ballerino romano di 23 anni che si trova a Kunming, nella provincia dello Yunnan – quindi noi non lavoriamo, nรฉ possiamo allenarci. Fuori metro e autobus non funzionano, ci sono palazzi in quarantena e anche i voli interni per la Cina sono bloccati, il cibo fresco scarseggia, nelle farmacie non ci sono piรน le mascherine – dice il ragazzo – oltretutto il nostro datore di lavoro รจ sparito e neanche ci sta pagando. Ma a rischio siamo tutti, non solo quelli di Wuhan, tutte le province cinesi hanno alti tassi di malati, abbiamo paura, aiutateci”.
La storia di Gabriele, come racconta il Messaggero, รจ paradossale perchรฉ lui all’inizio di gennaio era tornato a casa, nel quartiere di Dragona, a sud della Capitale, e poi il 23 si era di nuovo imbarcato per Kunming.
Gabriele spiega che i voli per raggiungere l’Europa e l’Italia “sono diventati super-esosi, costano anche 3-4mila euro”.
“In Cina – spiega – puoi affittare una casa solo se paghi un anno in anticipo, e lรฌ sono finiti i miei soldi”.
A Tapei poi, sull’isola di Taiwan, รจ rimasta una spedizione di speleologi italiani formata dal viterbese Paolo Forconi, dalla forlivese Elisa Ponti e dai toscani Zairo Nucciotti (Firenze) e Lucia Pedri (Lucca).ย
“Il nostro volo schedulato per metร febbraio prevedeva la partenza da Taipei per Pechino e infine Roma – spiega Elisa Ponti -. Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una mail da Air China che ci comunicava la cancellazione della tratta Pechino-Roma, con soggiorno a loro spese in albergo fino a che non ripartiranno i voli dalla Cina. Ma si parla di mesi. Ci hanno chiesto di ricontattarli. Lo abbiamo fatto per mail ma nessuna risposta. Abbiamo scritto al consolato italiano a Taipei e nessuna risposta. Abbiamo scritto alla Farnesina e ci hanno detto di riprogrammare un altro volo. Ma sono costosissimi e non garantiscono il rientro in Italia”.
Fonte: Leggo, Il Messaggero, Il Mattino.