
Coronavirus, Oms: "Italia lasciata sola dall'inizio. Possibile picco in settimana" (Foto Ansa)
ROMA – “Il problema principale è che non c’è coesione in ambito europeo. È incredibile che a distanza di un paio di mesi dall’inizio dell’epidemia ancora gli stati membri non riescono a trovare una risposta comune. L’Italia non solo è stata lasciata sola all’inizio ma è stata anche isolata e questa è una vergogna”. È quanto ha affermato Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a Radio Capital.
Guerra si dice anche “preoccupatissimo per il numero di colleghi che sono stati contagiati“. “Dobbiamo dare a queste persone – ha sottolineato – tutto quello che la tecnologia mette a disposizione”.
Possibile picco questa settimana.
“Il rallentamento delle velocità di crescita è un fattore estremamente positivo, in alcune regioni credo che siamo vicini al punto di caduta della curva stessa, quindi il picco potrebbe essere raggiunto in questa settimana e poi cadere”, ha detto ancora Ranieri Guerra. “Credo che questa settimana ed i primi giorni della prossima saranno decisivi perché saranno i momenti in cui i provvedimenti del governo di 15-20 giorni fa dovrebbero trovare effetto”.
“Credo che questa settimana ed i primi giorni della prossima saranno decisivi perché saranno i momenti in cui i provvedimenti del governo di 15-20 giorni fa dovrebbero trovare effetto, efficacia e impatto, quindi quello che ci si aspetta e di veder cadere la curva in maniera più rapida nel giro di questi 5-6 giorni”, ha detto il funzionario dell’Oms. Per quanto riguarda i tassi di mortalità , “ci aspettiamo di vederli cadere con alcuni giorni di ritardo”, ha aggiunto.
Secondo Guerra i provvedimenti presi nel nostro Paese sono “profondamente giusti e sono stati presi anche con una certa tempestività ”, tanto che “la velocità di trasmissione e di espansione sta rallentando, la curva si sta appiattendo per quanto riguarda i nuovi contagi”. Ma, ha ammonito, “un elemento positivo non significa che la battaglia sia vinta, per un motivo molto semplice. L’Italia è una Repubblica Parlamentare fondata sulle Regioni, quindi sono i cluster regionali sui quali bisogna tenere alta l’attenzione”. (Fonte Ansa).