Coronavirus, corsa alla spesa a domicilio: in tilt siti Amazon Prime e Esselunga
ROMA – I servizi di spesa a domicilio in tilt per il troppo lavoro a causa della paura da coronavirus. Accade a Milano e Torino dove, malgrado i tanti appelli che rassicurano sulla non mancanza di cibo lanciati da Conte (“so della preoccupazione che c’è in città, ma non siamo di fronte a una carestia alimentare”) dal sindaco di Milano Beppe Sala e dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, continua ad esserci la paura a non trovare cibo a causa di una presunta quarantena di massa.
Oltre ai supermercati presi d’assalto nelle scorse ore, ora si aggiungono le consegne casalinghe. Un modo per rifornire le dispense evitando di frequentare luoghi chiusi e affollati. E così in queste ore si registra un’anonima impennata che ha finito per paralizzare alcuni tra i principali servizi di spesa online. È il caso di Amazon Prime Now (il cui fornitore, su Milano, sono i supermercati Unes). Come scrive il Corriere, da diverse ore campeggia sul sito ufficiale questo annuncio: “Oggi le consegne non sono disponibili. A causa della richiesta, le fasce di consegna sono temporaneamente chiuse”. Stessa cosa per Esselunga.
Il personale è al lavoro per ripristinare il servizio, ordini permettendo. Sono infatti davvero tante si sono rivolte a questi servizi e la situazione crea non poche difficoltà.
Anche a Torino la situazione non è migliore. In città si contano al momento solo tre contagiati. Qui Prime Now “si appoggia” a Pam-Panorama. Stessa cosa direttamente per la Pam-Panorama che anch’essa offre un servizio di spesa a domicilio proprio a Milano. Le fasce di consegna di oggi, lunedì 24 febbraio risultano tutte esaurite. La prima disponibile inizia martedì a mezzogiorno.
Fonte: Corriere della Sera