Corrado Clini indagato anche a Ferrara: “Corruzione e peculato”

Corrado Clini (Foto LaPresse)

FERRARA – Corrado Clini, ex ministro dell’Ambiente, è indagato a Ferrara anche per corruzione, oltre che per peculato. Questo quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare del gip Piera Tassoni. Accusato di corruzione anche a Roma, non si esclude che i presunti episodi corruttivi oggetto dell’inchiesta ferrarese siano in tutto o in parte sovrapponibili a quelli oggetto delle indagini della procura della Capitale, dove quindi potrebbero confluire.

Dagli atti del gip emerge poi che è anche indagato, ma per concorso in peculato, Azzam Alwash, president board di Nature Iraq, la società che gestì i fondi del ministero dell’Ambiente, al centro dell’inchiesta che ha portato agli arresti dell’ex ministro.

Il 27 maggio il gip Tassoni ha interrogato Clini a Ferrara: l’ex ministro si era difeso, ma avvalendosi della facoltà di non rispondere, rilasciando quindi solo dichiarazioni spontanee, producendo alcuni atti e documenti, tra cui il carteggio di corrispondenza dal 2004 al 2013 con Alwash.

Clini ha sostenuto che i soldi che è accusato di aver distratto, un milione congelati in un conto cifrato a Lugano, non sono di provenienza pubblica ma frutto di consulenze private:

“una collaborazione personale al di fuori dei miei compiti istituzionali”..

Ma i soldi li riceveva dalla stessa organizzazione non governativa che ha ottenuto il finanziamento di 54 milioni del ministero, appunto la Nature Iraq Organisation di cui Alwash è presidente. Alwash, noto esponente ambientalista e pluripremiato a livello mondiale per questa sua attività in Iraq, perseguitato dal regime di Saddam Hussein e scappato in America, a New York, è anche dirigente della Ong americana parallela a quella irachena, la Free Iraq Foundation.

Alwash è indagato con Clini e l’ingegnere Augusto Pretner di peculato in concorso, scrive il gip:

“Clini e Pretner in concorso tra loro e con Azzam Alwash si appropriavano della somma di 3 milioni 170mila euro. Nello specifico in esecuzione dell’accordo intercorso tra loro (Clini e Pretner, ndr) e con Azzam Alwash presidente di Nature Iraq, dopo aver ricevuto il finanziamento del ministero attraverso l’emissione di fatture false emesse dalla società olandese Gbc a favore di Nature Iraq e pagate dalla stessa, costituivano la provvista di 3 milioni 170mila euro messi a disposizione degli indagati nel conto corrente presso la Ubs Lugano Bank”.

Secondo l’accusa c’erano i conti cifrati: Sole per Pretner, Pesce per Clini e Schiavo per un terzo ingegnere, deceduto, che intascò 120mila euro. Ma i guai giudiziari per Clini, a Ferrara, non si limitano al peculato: negli stessi atti del giudice Tassoni, emerge infatti il reato di corruzione per altri fatti.

L’ex ministro venne ascoltato a Ferrara il 12 ottobre 2013, agli inizi dell’inchiesta, non per peculato, ma per corruzione (si tratta di una tranche di inchiesta parallela a quella attuale), ricorda il gip Tassoni nel suo atto:

“commessa in concorso con Pretner e Gonella (Carlo della Med Ingegneria, ndr) per incarichi professionali a vantaggio della convivente di Clini, Martina Hauser”.

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