ROMA – I derivati sono, parola della Corte di Conti, una “bomba a fior d’acqua”. Il faro dei magistrati contabili, ora, è sui derivati del Comune di Roma. Strumenti finanziari rischiosi, sui quali la Corte nei giorni scorsi aveva già lanciato un allarme, proprio perché molti contratti sono usuale investimento di molte amministrazioni locali. Roma in particolare, evidentemente, a giudicare da quello che ha detto il procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio, Raffaele De Dominicis, nel corso di una conferenza stampa a conclusione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario: ”Abbiamo avviato una indagine sui contratti derivati che riguardano il Comune di Roma e che vennero stipulati alcuni anni fa”.
Il magistrato ha spiegato che il procedimento è ancora ”in una fase istruttoria” ricordando che questo tipo di contratti rappresentano una sorta ”di bomba a fior d’acqua” in cui sono inciampate molte amministrazioni.