Cortina d'Ampezzo, focolaio all'hotel de la Poste: l'albergo dei Cinepattoni chiude dopo positività tra il personale
Il famoso Hotel de la Poste di Cortina d’Ampezzo è stato costretto a chiudere, tre giorni fa, per via di un focolaio scoppiato tra il personale. Il titolare, Gherardo Manaigo, ha detto di non essere a conoscenza di contagi tra gli ospiti.
Lo storico albergo, famoso anche per esser stato anche location dei Cinepattoni dei fratelli Vanzina, ultimamente, durante i recenti Mondiali di Sci, è stato il quartier generale della Regione, ovvero Casa Veneto.
Oltre ventimila tamponi eseguiti su staff, atleti e personale delle strutture ricettive, e appena 22 positivi. “In realtà – dice Manaigo – avevamo già deciso di chiudere, per mancanza di clientela. Con l’entrata in zona arancione del Veneto molti avevano disdetto, restare aperti era impossibile. Poi è uscita anche questo focolaio. Non so dire da dove o come possa essere successo”. “Noi albergatori – prosegue – siamo attenti all’osservanza di tutte le regole, ma senza l’obbligo di un passaporto sanitario come facciamo a sapere chi arriva nella nostra struttura?”.
Stando a quanto ricostruito dall’Usl di Belluno, la prima notizia del cluster risale al 2 marzo, quando all’imbarco dell’aeroporto di Venezia si è presentato un atleta straniero di ritorno dall’evento equestre. Il test ha rilevato la positività alla variante inglese. L’uomo aveva alloggiato proprio all’hotel de La Poste e così sono scattati i controlli al personale, che hanno portato a scoprire altri dodici contagiati.
L’atleta non è escluso che si sia infettato proprio in albergo e che il focolaio sia antecedente a quel 2 marzo. Durante i Mondiali, a Casa Veneto, era stato allestito anche un set televisivo. Lì alloggiavano gli inviati di quotidiani e tv. Una decina di quei giornalisti, che hanno lasciato Cortina poco prima della cerimonia di chiusura (il 21 febbraio) o nei primi giorni della settimana successiva, si sono scoperti positivi alla variante inglese del virus.