Stava facendo delle riparazioni al campanile della chiesa parrocchiale di San Giovanni e Giacomo, nel centro di Cortina d’Ampezzo, quando è scivolato rimanendo sospeso a mezz’aria e il suo corpo si è schiantato contro la parete del campanile. Vittima è Marco Da Pozzo, guida alpina di 44 anni di Cortina.
Da Pozzo era salito con le imbracature sulla cima del campanile per cambiare delle lampadine quando è scivolato, rimanendo sospeso ad una altezza di circa 70 metri. Ha sbattuto contro la parete e nello schianto è morto. Per riportarlo a terrà è stato impiegato un elicottero.
Marco Da Pozzo faceva parte del gruppo degli ‘Scoiattoli’ e nel 2004 aveva scalato il K2 in occasione della spedizione in ricordo della prima conquista della seconda vetta più alta del mondo da parte del cortinese Lino Lacedelli e di Achille Compagnoni, il 31 luglio 1954. Da Pozzo era una persona molto conosciuta e apprezzata a Cortina. Anche il padre, morto alcuni anni fa in parete in seguito a un malore, era membro degli “Scoiattoli”.
La notizia della sua morte ha colto di sorpresa e gettato nello sconforto i familiari, amici e tutta la comunità ampezzana. Il sindaco Andrea Franceschi si è recato sul luogo dell’incidente, assieme al presidente delle guide alpine Franco Gasparri.
A inizio aprile, il presidente degli “Scoiattoli”, Stefano Dimai, era rimasto ferito in una caduta dal tetto dello stadio Olimpico mentre era in corso la cerimonia di inaugurazione dei campionati mondiali di Curling. Dimai è attualmente ricoverato all’ospedale di Belluno.