Per tirarlo fuori ha aspettato metà agosto, quando la Cortina, invasa dai turisti, è in altre faccende affaccendata. Il progetto di una nuova viabilità per la località di Cortina, nasce da un’idea del sindaco Andrea Franceschi e, a suo dire, risolve sia il problema dei costi sia quello dell’impatto ambientale.
La soluzione, almeno sulla carta, è semplice. Oggi Cortina è prigioniera di un traffico di vacanzieri e non solo: i tir e le auto che passano per la città sono tante, troppe. Allora Franceschi ha pensato a un percorso alternativo, fatto con 4 chilometri di gallerie, che consente a chi non deve fermarsi, di bypassare la località da villeggiatura vip. Il consiglio comunale, ha detto sì con 10 voti a favore, 6 contrari e un astenuto. Prima della proposta Franceschi esisteva un piano dell’Anas, più costoso e dall’impatto ambientale più forte.
Il piano, infatti, prevede lavori stradali per 5 chilometri circa, quattro dei quali in nuova sede che risulta in sotterraneo per oltre il 70% (gallerie naturali per 1.300 metri e gallerie artificiali per 1.570 metri). Così il sindaco si dice soddisfatto e spiega: “Un risparmio di soldi significa avere maggiori garanzie che l’opera venga realizzata. E limitiamo anche la durata dei cantieri risparmiandoci migliaia di camion in circolazione che creano disturbo per turisti e residenti. Se l’Anas era realmente disposta a investire quasi 450 milioni di euro non potrà che essere a favore di questo progetto molto meno costoso”.
Non tutti, però, sono d’accordo. Secondo Enrico Valle, presidente del comitato organizzatore della Coppa del Mondo di Sci a Cortina e consigliere di minoranza si tratta di “un progetto strampalato, non paragonabile a quello dell’Anas. Un vero passante deve iniziare a sud di Cortina e attraversarla per intero, non finire ancora in mezzo al paese”.