Dopo un primo intervento sembrava che la sua forte fibra reagisse bene, ma l’altro ieri c’è stato un peggioramento, e nonostante un’altra operazione, ieri notte è morto. Francesco è stato tradito dal suo ultimo gioco e dalla fiducia che i ragazzi hanno ormai per la Rete. Un gioco pericoloso di cui forse lui e i suoi amici, un coetaneo e un quindicenne, non si erano resi conto, mentre studiavano il video su Internet e decidevano come realizzare la loro bomba artigianale.
Sabato 13 marzo si erano dati appuntamento alle 21,30 in un parcheggio di via Einstein, nella zona industriale di Cassano d’Adda. Non molto distante il padre di uno di loro gestisce un’attività commerciale. Si erano portati dietro il materiale: una bottiglia di vetro da 25 centilitri che avevano riempito con la polvere pirica di altri petardi, un fazzoletto imbevuto di benzina a fungere da innesco, fiammiferi ed accendini. Sembrava tutto molto facile. Poi hanno acceso l’innesco e l’esplosione li ha investiti. Forse non avevano calcolato i tempi, forse erano rimasti troppo vicini. Le schegge li hanno colpiti alle gambe, all’addome.
Uno degli amici di Francesco è ancora ricoverato in ospedale, l’altro è stato dimesso dopo le medicazioni. Lo scoppio e poi le urla dei ragazzi hanno richiamato l’attenzione dei passanti. Le condizioni di Francesco Obinu sono apparse da subito molto gravi. Il ragazzino è stato portato all’ospedale di Treviglio (Bergamo), da dove poi è stato trasferito domenica mattina in terapia intensiva agli Ospedali Riuniti di Bergamo, per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni di salute sembravano migliorare.
Nei giorni successivi all’incidente il giovane aveva dato anche alcuni segni di vita. I medici sono rimasti comunque sempre molto cauti e non hanno mai sciolto la prognosi. Poi però è sopraggiunto un progressivo peggioramento delle condizioni di salute, che ha convinto i sanitari ad intervenire una seconda volta, nel tentativo di salvargli la vita. Il quadro clinico di Francesco si è ulteriormente aggravato nella giornata di venerdì e ieri notte è morto.