Nuovo Messale: le "sorelle" si affiancano ai "fratelli" (vedi atto penitenziale) (Foto d'archivio Ansa)
Covid a messa, preti all’ospedale o a letto a casa. Positivo il vescovo di Caserta, positivi tre frati a Milano, positivi il parroco di un paese presso Lucca e un sacerdote di San Giuseppe Jato (Palermo).
A farne le spese i prelati, con il timore che la trasmissione nei luoghi di culto amplifichi un contagio in ripresa specie al Centro Sud. Le messe, innanzitutto. Ma da tener d’occhio le cerimonie di cresime e prime comunioni, le cui cerimonie erano state rinviate nei giorni del lockdown.
Positivo al Covid 19 il vescovo di Caserta, Giovanni D’Alise, che è stato ricoverato nell’ospedale del capoluogo.
Il prelato ha accusato ieri decimi di febbre, ed è per questo che è andato in ospedale dove gli hanno praticato il tampone.
Le sue condizioni non destano preoccupazione. “Sua Eccellenza è al momento in discrete condizioni generali – fanno sapere dall’ospedale – presenta sintomi lievi, respira autonomamente senza necessità di ventilazione assistita.
È in monitoraggio costante. La diagnosi mediante tampone molecolare rapido. Sono in corso ulteriori indagini clinico diagnostiche. Al risultato del tampone tradizionale si provvederà a diramare un nuovo bollettino”.
Tre frati della parrocchia “Beata Vergine Immacolata e S. Antonio” in viale Corsica 68 a Milano sono risultati positivi al Covid-19 dopo essersi sottoposti a tampone.
Altri sette sono stati messi in isolamento per precauzione. Intanto messe e cerimonie sono state rimandate almeno fino a quando non arriveranno altri due padri per un periodo di sostituzione.
Il parroco di Spianate, frazione del Comune di Altopascio in provincia di Lucca, è risultato positivo al Covid-19. E sabato e domenica della settimana scorsa, come spiega la sindaca Sara D’Ambrosio, Don Michele “ha fatto le cresime dal primo pomeriggio”.
Ora l’Asl sta ricostruendo tutta la catena di contatti. Positivo anche il vescovo di Pescia (Pistoia).
Anche un prete della chiesa madre di San Giuseppe Jato (Pa) positivo al Covid-19. Si trova in casa per la quarantena obbligatoria.
Asintomatico e in buone condizioni, ha comunicato la sospensione delle prime comunioni a data destinarsi. (fonti Fanpage.it, Agi, La Sicilia)