Cronaca Italia

Covid, in una settimana quasi raddoppiati i bambini ricoverati. Il 72% delle terapie intensive occupate da no vax

In una sola settimana, il numero dei bambini ricoverati per Covid è quasi raddoppiato passando da 66 a 123 ed è triplicato il numero di piccoli in terapia intensiva: da 2 a 6 in una settimana. Tra i piccoli degenti il 62% ha tra 0 e 4 anni, è quindi in una fascia di età non vaccinabile. I dati sono raccolti da 21 strutture ospedaliere e 4 ospedali pediatrici.

Nella settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio inoltre sono cresciuti dell’86% i pazienti ricoverati per Covid sotto i 18 anni (rispetto al totale dei pazienti pediatrici dei sette giorni precedenti). Sono i dati degli ospedali sentinella della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere).

Il 72% delle terapie intensive occupate da No Vax

Sempre nella settimana tra il 28 dicembre e il 4 gennaio il tasso di crescita dei ricoveri Covid negli ospedali sentinella Fiaso ha avuto una accelerazione del 25,8%. Emerge dal report sui dati raccolti da 21 strutture sanitarie e ospedaliere e 4 ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio. La proporzione tra pazienti vaccinati e no vax rimane stabile: i non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 72% del totale. La metà godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Il range di età va dai 18 agli 83 anni.

L’appello della Fiaso

“Il raddoppio dei ricoveri pediatrici, in particolare di bambini sotto i 4 anni, deve indurre a una rapida accelerazione della campagna vaccinale: il vaccino degli adulti a oggi rappresenta l’unica arma che abbiamo a disposizione per proteggere i più piccoli e più fragili che non possono ancora essere vaccinati”, sottolinea il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.

“La stagione invernale determina un atteso aumento della circolazione dei virus respiratori e del ricorso all’ospedalizzazione ed è prevedibile che nelle prossime settimane il peso sugli ospedali possa crescere ulteriormente – osserva – quello che stiamo vedendo è che un numero significativo di pazienti che arrivano in ospedale per altre malattie (traumi, tumori, scompensi cardiocircolatori) all’atto del ricovero, che prevede il tampone, vengono trovati portatori dell’infezione da Covid, ma senza sintomi di malattia e questo aumenta la pressione nelle aree Covid delle strutture sanitarie”. 

 

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FIlippo Limoncelli