Era convinto che si trattasse di una specie commestibile, ma non era così. L’errore è costato la vita a Matteo Palmitessa, un pensionato di 67 anni, morto ieri a Capralba (Cremona), in seguito alle complicazioni derivate da un’intossicazione da funghi velenosi.
Lo stesso anziano, muratore in pensione, a quanto pare, aveva raccolto i funghi nella zona dei giardini pubblici del paese.
L’uomo era ricoverato all’ospedale di Crema (Cremona) da mercoledì 4 novembre, quando si era presentato al pronto soccorso in precarie condizioni per poi essere trasferito nel reparto di rianimazione. La sera prima, a cena, aveva mangiato il fungo letale mescolandolo molto probabilmente con altre specie commestibili.
Si tratta di un “Lepiota”, fungo che contiene la stessa sostanza velenosa rilasciata dalla temuta “Amanita” e che ha un periodo di incubazione di poche ore.
L’ipotesi più probabile è che Palmitessa abbia scambiato il “Lepiota” per un “Marasmiu”‘, una specie molto simile e commestibile, che nel Cremasco viene comunemente chiamata “Gamba secca”.