Cronaca Italia

Cremona, tassista non accetta pagamento col bancomat e fa cadere dall’auto il cliente (che ora è in coma)

Un tassista di Cremona non ha accettato il pagamento della corsa col bancomat. Anzi, quando il cliente ha cercato di scendere dall’auto, lui ha accelerato. Il cliente è caduto per strada dall’auto in corsa, ha sbattuto la testa e ora è in gravi condizioni.

Il tassista è indagato per sequestro di persona e lesioni colpose personali gravissime. Le ipotesi di accusa, declinate dalla procura nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, incorniciano quanto sarebbe avvenuto tra la Vigilia e Natale nella città lombarda.

Cremona: il tassista che fa cadere dall’auto il cliente che vuole pagare col bancomat

Quella notte l’operatore, stando alle indagini, al culmine di un diverbio per il metodo di pagamento, sarebbe ripartito facendo cadere dall’auto Luca, 27enne, ritrovato dalle amiche che erano con lui dopo cinquanta metri in una pozza di sangue e ricoverato in ospedale, in coma, per un gravissimo trauma cranico.

Manca un tassello, nel puzzle ricostruito da chi ha indagato: il giovane, che ora è stato dimesso, come è finito fuori dal taxi in corsa? Tutto era accaduto intorno alle tre del mattino.

Luca e le sue amiche volevano pagare il taxi col bancomat

Luca e le amiche avevano cenato in un ristorante e avevano chiamato il taxi. Arrivati a destinazione, sarebbe sorta una discussione su come pagare i 20 euro della corsa. In mancanza di contanti, i giovani avrebbero proposto di saldare il conto con il bancomat, ma il tassista o non aveva il pos o non voleva attivarlo. Sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe nata una discussione. Le ragazze, spaventate, erano scese.

E il tassista, accortosi che i tre stavano abbandonando il mezzo, sarebbe ripartito a velocità sostenuta, con il portellone aperto. E con Luca ancora in auto. Tra i due la lite sarebbe proseguita. Con quale epilogo? Il ragazzo come è finito a terra? È uscito dal taxi in corsa perché anche lui era spaventato? Tutti aspetti ancora da chiarire.

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Alberto Francavilla