
Cripta Mussolini di Predappio aperta dal fabbro, continua la guerra tra gli eredi: la apriamo, anzi no (Foto Ansa)
Non c’è pace per la cripta Mussolini: ora hanno chiamato un fabbro per aprirla. Mentre continua la guerra tra eredi. Prima sembrava dovesse riaprire in modo permanente, come avevano annunciato nei giorni scorsi le pronipoti Orsola e Vittoria, figlie di Guido e nipoti di Vittorio, primogenito maschio del Duce. Poi è arrivato lo stop da parte di altri parenti, con una nota firmata genericamente ‘famiglia Mussolini‘.
Cripta Mussolini: la faida tra eredi
Poi c’è stato un ulteriore strappo. Orsola e Vittoria sono arrivate al campo santo di San Cassiano e hanno scoperto che era stata sostituita la serratura della porta d’accesso alla cripta. Come riferito dal Resto del Carlino, hanno quindi chiamato i carabinieri. Ai quali hanno presentato denuncia per la sostituzione, che ritengono illegittima, della serratura. Poi hanno chiamato un fabbro che ha provveduto a ripristinare l’ingresso.
Nel frattempo sono riprese le visite: alcune decine di persone, fra cui due comitive organizzate arrivate da fuori Romagna. A gestire l’accesso alla tomba un servizio d’ordine fatto da volontari e questo sembra essere l’intento organizzativo delle due pronipoti anche per il futuro.
Cripta Mussolini: Orsola e Vittoria contro Rachele e Caio Giulio Cesare
Dall’altra parte, però, ci sono altri eredi anche se non tutti finora hanno preso posizione. Tra chi ha condiviso il comunicato che sconfessava Orsola e Vittoria c’è Rachele, figlia di Romano, e Caio Giulio Cesare, fratello delle prime due.
“Orsola e Vittoria Mussolini – avevano scritto – non sono titolate ad effettuare nessun annuncio pubblico riguardante la Cripta senza la preventiva discussione e nulla osta da parte della maggioranza della famiglia. Purtroppo il loro poco provvido annuncio ha generato confusione e false aspettative. Ci rammarichiamo per questi inconvenienti. E’ obiettivo di tutti i famigliari riaprire la Cripta, e a tal proposito stiamo concordando come poter gestire al meglio, in sicurezza e con buon senso la riapertura al pubblico a partire da questa estate”.
Gli eredi Mussolini sperano nell’intervento del Comune di Predappio
Si è formalizzato dunque un forte contrasto fra i discendenti Mussolini. Con una eventuale non facile risoluzione per riconoscere a chi fra di loro spetti la preminenza decisionale sulla gestione del luogo. Sulla questione pende anche l’evidente volontà di parte dei familiari di arrivare, magari tramite un’apposita fondazione, a un accordo con l’amministrazione comunale.
Un accordo sulla gestione degli accessi, della sicurezza, dei costi di mantenimento della struttura e, eventualmente, sulla ricaduta economica provocata a Predappio e dintorni dalla presenza dei visitatori. Il sindaco Roberto Canali, eletto con il centrodestra in una roccaforte della sinistra, ha ribadito all’Ansa che è una questione familiare e non sta al Comune mediare tra gli eredi.