VENEZIA, 7 GIU – Ribaltando la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale di Bassano il 24 maggio 2011, la Corte d'Appello di Venezia ha condannato tre ex dirigenti della Tricom-Pm galvanica, di Tezze sul Brenta (Vicenza), finiti a giudizio per la morte di sei operai rimasti esposti al cromo esavalente.
Al termine di camera di consiglio durata tre ore, i giudici hanno inflitto 1 anno e 4 mesi ad Adriano Sgarbossa, Paolo Zampierin e Rocco Battistella, tutti ex dirigenti della Tricom-Pm. Erano accusati omicidio colposo plurimo e lesioni personali gravissime, omissioni di cautele per non aver attenuato i rischi per la salute degli operai connessi all'uso del cromo, nikel, cianuro e altri metalli impiegati nelle lavorazioni.
Nel maggio 2011 il Gup del Tribunale di Bassano del Grappa aveva assolto i tre imputati con la formula piena, ritenendo che il fatto non sussistesse. Il verdetto era stato impugnato dal procuratore Carmelo Ruberto, pm al processo sul caso Tricom, oltre che dalle famiglie dei lavoratori morti.
Gli imputati, che ora ricorreranno in Cassazione, dovranno anche risarcire i danni alle parte civili, con una provvisionale di 100 mila euro ciascuna, in attesa che la cifra esatta venga decisa in sede civile. La Tricom-Pm galvanica, attiva fino al 2003, e' anche al centro di una contestata vicenda con le amministrazioni locali che la accusano di aver inquinato con i residui delle lavorazioni le falde acquifere a sud di Bassano del Grappa.
