Magistratura democratica, la corrente “di sinistra” delle toghe, perde un seggio: nel prossimo Consiglio superiore della magistratura potrĂ contare su tre consiglieri togati, non su quattro, come è nel Consiglio ancora in carica. A conquistare il posto da togato perduto da Md è Paolo Corder, giudice al tribunale di Venezia, in passato componente della giunta dell’Anm in quota Unicost, che stavolta si è presentato come ”indipendente”.
Dallo spoglio del voto dei magistrati di domenica e lunedì scorsi, che è appena terminato, emerge invece che le altre correnti hanno mantenuto lo stesso numero di togati di cui dispongono in questo Csm: 6 Unicost, la corrente di centro, e 3 ciascuno Magistratura Indipendente, la corrente piu’ moderata e il Movimento per la Giustizia, che per questa competizione aveva fatto le primarie con Magistratura democratica. L’accresciuto numero di voti per Magistratura Indipendente non ha avuto dunque effetti pratici sul piano dei seggi. Anche per i togati eletti in quota ”giudicanti”, come era accaduto per i pm, il primo dei votati è stato un candidato del gruppo Tommaso Virga, presidente di sezione del tribunale di Palermo.
Virga ha riportato 669 voti. Nell’ordine ecco gli altri eletti nella quota riservata ai giudici: Mariano Sciacca, giudice al tribunale di Catania, (Unicost) con 641 voti; Pina Casella, giudice a Napoli (Unicost) con 610 voti; Alberto Liguori, presidente del tribunale di sorveglianza di Catanzaro (Unicost) con 577; Francesco Cassano, consigliere presso la Corte d’appello di Bari (Magistratura democratica) con 567 voti; Paolo Carfì, consigliere presso la Corte d’appello di Milano (Movimento per la giustizia) con 549 voti; Alessandro Pepe, giudice al tribunale di Napoli, (Magistratura Indipendente) con 541 voti; Giovanna Di Rosa , giudice all’ufficio di sorveglianza di Milano (Unicost) con 541 voti ; Francesco Vigorito ,presidente di sezione al tribunale di Roma, (Magistratura democratica) con 523 voti e Paolo Corder , giudice al tribunale di Venezia con 504 voti. Per Magistratura democratica è la seconda recente sconfitta: gia’ alle precedenti elezioni aveva perso un seggio e ora torna a tre consiglieri come le era accaduto prima del 1994.
