Processo Cuffaro. Pg della Cassazione: “Confermate le altre condanne”

Totò Cuffaro

La procura della Cassazione ha in linea di massima chiesto la conferma delle condanne per gli imputati nel processo ‘Talpe alla Dda’, esclusa, ovviamente, la posizione dell’ex governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro.

In sostanza, il sostituto procuratore generale della Cassazione, Giovanni Galati, ha condiviso l’impianto accusatorio e l’attribuzione delle singole responsabilità, limitandosi solo a dichiarare la prescrizione per qualche episodio minore. In particolare, il Pg ha chiesto la conferma della condanna a 15 anni e sei mesi per il manager della sanità privata Michele Aiello, dalla quale, però, ha chiesto di decurtare le pene per episodi minori prescritti.

Quindi, la corte d’appello di Palermo, se venisse accolta la richiesta del Pg, dovrebbe rideterminare la pena per Aiello. Stesso discorso vale per l’ex sottufficiale del Ros, Giorgio Riolo: la sua condanna a otto anni dovrebbe essere leggermente diminuita per la prescrizione di alcune imputazioni minori relative alla rivelazione di segreto istruttorio.

Da confermare in tutto, secondo il Pg, sono invece le condanne a quattro anni e sei mesi di reclusione per il radiologo Aldo Carcione, quella a sei mesi per Antonella Buttitta, quella a un anno per Roberto Rotondo, quella a tre anni per Giacomo Venezia (dirigente della sezione anticrimine presso la questura di Palermo), quella a quattro anni e sei mesi per Lorenzo Iannì (direttore del distretto sanitario di Bagheria).

Inoltre, secondo il Pg, deve dichiararsi la prescrizione della condanna a nove mesi per Salvatore Prestigiacomo e quella a due anni di reclusione per Angelo Calaciura.

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