Hanno abusato di un loro coetaneo, costringendolo a pratiche sessuali sotto la minaccia di venire sodomizzato con un bastone, e violentato psicologicamente costringendolo a mangiare del cibo per cani. Due cugini di 16 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Carpenedolo, nel Bresciano, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale di gruppo e violenza privata, disposta dal procuratore del tribunale per i minorenni di Brescia Emma Avezzù.
La vittima, un adolescente definito dagli investigatori come “molto timido e riservato”,  sarebbe stato vessato dai due bulli in due diversi episodi avvenuti nel gennaio scorso, all’interno e nei pressi di un capanno in riva a un torrente della zona. Le terribili violenze sessuali e psicologiche sarebbero avvenute davanti ad altri ragazzini, amici dei tre. Ed è proprio grazie alla testimonianza di due di questi, profondamente turbati dalle scene a cui avevano assistito, che sono partite le indagini. Gli adolescenti hanno raccontato la vicenda ai propri genitori, i quali a loro volta hanno avvertito i genitori della vittima, che si sono rivolti ai carabinieri.
Scioccati, sbalorditi, increduli. I due sedicenni appartengono a famiglie normali che non si aspettavano minimamente il provvedimento del magistrato. “I cugini non si sono resi minimamente conto della gravità di quanto hanno commesso, stupendosi del fatto che fossimo andati ad arrestarli per quelle che per loro erano fesserie”, hanno spiegato i carabinieri. La cosa peggiore è che la forza intimidatoria e l’alone di violenza che circondava i due cugini arrestati avevano trasformato la vittima nel bersaglio anche di altri giovani che, quando erano in compagnia, lo vessavano e deridevano.
