TERAMO – ''Per quello che ho sentito e per quello che lui ha fatto, da Salvatore mi posso aspettare di tutto''. Non usa mezzi termini, Gennaro Rea, il fratello di Melania la mamma 29enne di Somma Vesuviana (Napoli) uccisa a coltellate nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo) lo scorso 18 aprile.
''Inutile negarlo – ha detto ai cronisti riuniti all'esterno della Procura, oggi durante l'audizione della madre dinanzi ai pm teramani -, ha detto bugie in un momento cosi' particolare e tragico, dunque mi posso aspettare che possa aver fatto di tutto. Cosa mi ha fatto piu' male? Tutto mi ha fatto male – ha aggiunto Michele Rea – In quel momento mi era sembrato freddo e avevo pensato che ognuno reagisce a suo modo: pensando a ritroso, che dovesse invece nascondere tutte quelle cose poi ti fai un quadro della situazione diverso''.
E a chi gli chiede se potesse parlargli, cosa chiederebbe al cognato detenuto perche' unico indagato del delitto, Michele risponde: ''Che c'e' da dire? Puoi chiedergli di confessare, di dire come stanno le cose. Confessare puo' dire tutto, puo' dire cosa sa, che e' stato lui, chi e' stato, l'importante e' che dica la verita'''.