ROMA – “Alla manifestazione dei forconi a Roma non arriverò in Jaguar, mi portano le tv”. Danilo Calvani, leader dei “falchi” del movimento dei Forconi, annuncia che “quelli delle televisioni” lo porteranno a Roma. “Hanno chiesto di fare il viaggio con me”, dice Calvani. Ma chi lo ha inserito nel “cast”? La Rai, Mediaset o La7? Chi ha scritturato il leader dei forconi che da Pontinia, in provincia di Latina, porta a piazza del Popolo a Roma la protesta.
La partenza di Calvani per Roma è fissata alle 12 del 18 dicembre, con arrivo programmato alle 15 a piazza del Popolo dove inizierà la protesta, scrive Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera:
“Era in testa a un corteo di camion e trattori, anche ieri sera, nella sua Terracina. La partenza per Roma oggi a mezzogiorno: «Niente Jaguar, mi porteranno quelli delle televisioni, hanno chiesto di fare il viaggio con me», dice Danilo Calvani, 51 anni, il leader dell’ala dura dei Forconi, l’uomo che non vuol trattare col governo e per questo ha rotto con gli altri capi del Comitato 9 dicembre, più moderati, i cosiddetti «trattativisti» che invece manifesteranno domenica a San Pietro. Il giorno, dunque, è arrivato”.
Calvani parla di un sit-in non violento, che vuole pacificamente protestare contro la crisi, le tasse e l’Europa:
“«È la nostra prova di forza civile — dice Calvani —, il giorno della rabbia non violenta»”.
Al fianco di Calvani ci sarà anche Casapound, con Simone Di Stefano che promette “niente disordini” e invita i parlamentari del Movimento 5 stelle ad unirsi alla manifestazione:
“«Uscite dal Parlamento, siete in 150, che state a fare là dentro? Unitevi alla protesta sotto l’unica bandiera del tricolore». Diceva questo, ieri, Di Stefano, mentre a Milano il «guru» dei grillini Gianroberto Casaleggio parlava di referendum sull’euro con un gruppo di imprenditori in lotta contro l’Irap”.
Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, dichiara di condividere i motivi della protesta ma di non approvare i modi:
“«Sono proteste ampiamente giustificate perché negli ultimi tempi non ci siamo molto concentrati a fare le cose necessarie per ritrovare la crescita. Ma bloccare il Paese non serve a risolvere i problemi, le azioni violente vanno condannate». Concorda il presidente del Senato, Pietro Grasso, che punta il dito su «chi cerca di cavalcare le proteste», «gioco pericoloso che rischia di far esplodere una situazione già critica»”.
In migliaia, dice Calvani, stanno arrivando da tutta Italia per la protesta:
«Arriveranno a migliaia, verranno dalla Sicilia, dalla Sardegna, dal Nord, in treno e in pullman, non solo agricoltori e camionisti, anche pensionati, disoccupati, precari, studenti. Spero che sia una festa di popolo, non voglio incidenti».