Su diversi giornali e in tv si apprende delle speculazioni deliranti sul web e soprattutto su Twitter, con l’hashtag #nessunacorrelazione, che stanno mettendo in relazione la morte di David Sassoli con le peggiori teorie no vax sul vaccino, tanto da diventare di tendenza sul social media.
David Sassoli, sul web fake news e No Vax scatenati
Secondo le teorie di alcuni No Vax, la causa della morte non sarebbe la patologia contratta (legionella), ma il vaccino. “Strane coincidenze…e chissà quanti Sassoli ci sono in Italia”, farnetica qualcuno, mentre un altro addirittura gioisce con tanto di emoticon sorridenti alla notizia, ieri sera, dell’aggravarsi delle condizioni del capo dell’europarlamento. “Ma Sassolini il vaccino non proteggeva dalle conseguenze gravi? Che meraviglia sono tanto felice”, è l’orribile tweet di una utente. “In troppi sono morti per #nessunacorrelazione con il siero mRNA che deprime il sistema immunitario”, scrive un tale ripostando la notizia della morte di Sassoli.
“Turbata dalla morte di Sassoli anche perché la ‘grave disfunzione del sistema immunitario’ è la stessa diagnosi pronunciata per un mio caro subito dopo il vaccino! La comunicazione deve essere più chiara sulle cause della morte”, scrive una no vax sempre con sotto l’hashtag #nessunacorrelazione.
Tra questi c’è anche il professor Paolo Becchi, tra i 150 firmatari dell’appello dei docenti universitari contro il Green pass, che stamattina ha pubblicato un tweet sostenendo che il presidente dell’Europarlamento sia deceduto a causa del vaccino contro Covid-19. “Rispetto per la morte di #DavidSassoli. Ma è morto in seguito alla terza dose? Non c’è nessuna correlazione? Non rendete pubblica neppure l’autopsia? O non la fate neppure? Costringete la gente a vaccinarsi e a morire. State costruendo una tirannia sanitaria mai esistita prima”, ha scritto il docente di filosofia del diritto a Genova.
La malattia di David Sassoli
Sassoli era malato da tempo. Dieci anni fa, come racconta Il Foglio, aveva subito un intervento di trapianto di midollo per un mieloma. L’operazione lo aveva costretto a restare lontano dalle aule di Bruxelles e Strasburgo per diversi mesi. Poi, a novembre, era stato ricoverato per una polmonite da legionella. E nell’occasione, con un video su Twitter, aveva spiegato il suo stato di salute smentendo così implicitamente il legame tra la sua malattia e il Covid. Il 26 dicembre la ricaduta con il ricovero per “problemi al sistema immunitario”, quelli descritti dal suo portavoce Roberto Cuillo nella dichiarazione di ieri.
Mentre lo staff del presidente del Parlamento Ue ha ricordato in mattinata che “anche quando, recentemente, di fronte ai suoi gravi problemi di salute, si erano diffuse in rete deliranti malevolenze su Covid e affini”, Sassoli aveva scelto di non replicare, “di non inasprire i toni, gli era sembrata l’unica scelta possibile. Paradigma di stile, riservatezza, sobrietà. E di una merce rara, nella temperie della politica contemporanea: l’autorevolezza. Politica e morale”.