Ferruccio de Bortoli ha rinunciato alla carica di presidente della Rai. «Ringrazio Dario Franceschini e Gianni Letta per l’offerta di presiedere la Rai, azienda patrimonio del paese. Un incarico di grande prestigio per il quale mi ero reso disponibile. Dopo attenta riflessione ho però deciso di restare dove sono: a fare solo il giornalista». Così il giornalista milanese ha annunciato la scelta di rimanere direttore del quotidiano «Il Sole 24 Ore».
La decisione a sorpresa di De Bortoli arriva dopo che i principali giornali avevano dato per certa la nomina del direttore del quotidiano della Confindustria.
Dopo l’annuncio di De Bortoli Gianni Letta e Dario Franceschini si sono visti ancora una volta per una ventina di minuti, presso la sede del Pd a Sant’Andrea delle Fratte. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e il leader del Pd non hanno potuto che prendere atto della decisione di De Bortoli.
Il «no, grazie» del direttore del Sole 24 Ore rimette in gioco l’intera partita del vertice Rai, ma dal colloquio tra Letta e Franceschini, a quanto si è appreso, sarebbe emersa la comune volontà di stringere i tempi per rispettare la data di martedì dell’assemblea degli azionisti Rai che dovrebbe indicare sia il nome dell’ottavo componente del Cda sia quello del candidato presidente da sottoporre al voto della commissione parlamentare di Vigilanza. È molto probabile, pertanto, che Letta e Franceschini torneranno a vedersi durante la giornata.
Cesare Romiti rimpiange la rinuncia di De Bortoli: “È una notizia che, in un certo senso, mi dispiace. Ma dobbiamo accettare le motivazioni che lui dà”, ha detto il presidente della Fondazione Italia-Cina a Radio 3, aggiungendo: “Ho una grande stima di De Bortoli”.
“Non conosciamo le ragioni che hanno portato Ferruccio De Bortoli, uomo serio, rigoroso e amante dei valori racchiusi nell’art.21 della Costituzione, a rinunciare all’incarico di Presidente Rai” commenta Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21. “Ci permettiamo solo di ricordare che una situazione analoga si verificò con Paolo Mieli che, valutate tutte le circostanze, preferì rinunciare. Non vorremmo che De Bortoli fosse stato disturbato dagli organigrammi che qualcuno aveva già preparato a sua insaputa…”.
LG