La prima corte d’appello di Milano ha riformato, riducendola a una pena pecuniaria di ottocento euro, la condanna a tre mesi di reclusione che il Tribunale di Milano aveva inflitto per il reato di diffamazione ad Anna Maria Franzoni, querelata dall’ex procuratore della Repubblica di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo.
Nel corso di una puntata della trasmissione televisiva “Porta a Porta”, la Franzoni, già condannata a sedici anni per l’omicidio del figlio Samuele di tre anni, aveva accusato la Procura di Aosta di non fare nulla per identificare il vero assassino, definendo scandaloso questo comportamento.
Oggi dopo la relazione del giudice Marcella Arienti, il sostituto procuratore generale Felice Isnardi ha chiesto la conferma del verdetto impugnato e sulla stessa linea si è espresso l’avvocato Stefano Bonaudo, patrono di parte civile. Hanno quindi preso la parola i difensori della Franzoni, Paola Savio e Lorenzo Imperato che hanno sostenuto l’insussistenza del reato di diffamazione avendo in quella occasione l’imputata parlato della procura senza fare il nome della dottoressa Del Savio Bonaudo.
Dopo un’ora di camera di consiglio, la corte ha ritenuto sussistente il reato, ma ha cancellato la pena detentiva trasformandola in ottocento euro di multa, escludendo l’aggravante del fatto determinato. Ribadito, invece, l’obbligo del risarcimento del danno.