Si è gettata nelle fredde acque del fiume per la disperazione ma è stata salvata da un canoista. Firenze e l’Arno fanno da cornice a questa storia a lieto fine. Una donna di 42 anni aveva deciso di suicidarsi a causa, probabilmente, di una storia d’amore finita male. Si è gettata dal Ponte da Verrazzano, a pochi chilometri dal centro di Firenze, intorno alle sette e mezza di ieri sera.
Per sua fortuna, in quel tratto di acque è solito allenarsi con la sua canoa Marino Capuzzo, 49 anni, campione del mondo nel 2006 in Cecoslovacchia, nella specialità K1-Master. Dei gemiti hanno attirato la sua attenzione e si è subito reso conto che una donna stava annegando. «Galleggiava in uno stato di semincoscienza – racconta Capuzzo – io ho cercato di controllare con la barca quel corpo per condurlo il più possibile verso la riva».
Nel frattempo ha chiamato la polizia con il cellulare e cinque agenti del reparto mobile sono prontamente intervenuti. «Sono tutti addestrati per questo genere di interventi», ha spiegato il questore Francesco Tagliente: hanno creato una specie di catena umana, si sono calati prima lungo l’argine scosceso poi dentro l’acqua, che anche vicino alla riva è profonda un paio di metri, e sono riusciti a portare in salvo la donna. Trasportata all’ospedale di S.Maria Nuova, le è stato riscontrato uno stato di ipotermia a 33 gradi.
Un episodio analogo era già successo quattro anni fa. Anche in quel caso fu proprio Capuzzo, sempre impegnato nei suoi quotidiani allenamenti nell’Arno, a salvare una persona che voleva togliersi la vita allertando le forse dell’ordine.
*Scuola di Giornalismo Luiss
