Denise: l’analisi sul cellulare di Anna Corona non chiarisce il mistero

Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone

È ancora al punto di partenza l’indagine sui momenti immediatamente successivi alla scomparsa della piccola Denise Pipitone, la bambina sequestrata a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004.

L’incidente probatorio svoltosi davanti al giudice per le indagini preliminari di Marsala, Caterina Greco, nell’ambito del secondo troncone d’indagine non ha chiarito, infatti, il mistero della possibile presenza nei pressi di Carini (Pa) del telefono cellulare in uso ad Anna Corona, madre di Jessica Pulizzi, attualmente sotto processo davanti al Tribunale di Marsala per concorso nel sequestro della bambina.

”Do per certo – ha, infatti, dichiarato l’ingegner Bruno Pellero, esperto in telecomunicazioni, incaricato dal giudice di accertare la validità dei tracciati del cellulare in uso alla Corona e relativi agli spostamenti del telefonino da Mazara a partire dalla notte tra l’1 e il 2 settembre 2004 – che tutti i contatti telefonici a cui Anna Corona ha risposto vedevano il suo telefono a Mazara del Vallo. Non sono, però, in condizione di esprimere alcun parere per tutti i contatti anomali, ovvero tutte quelle chiamate senza risposta, probabilmente per mancanza di un sufficiente segnale”.

Secondo l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile che assiste Piera Maggio, madre di Denise, ”Pellero conferma alcuni dati che noi non contestiamo, come ad esempio che Anna Corona riceve sms e telefonata a Mazara, ma sull’oggetto del contendere, invece, il perito non fornisce alcuna indicazione, in quanto afferma che non è possibile stabilire le cause dei numerosi tentativi di consegna degli sms non andati a buon fine”.

In questo secondo procedimento sono indagati, sempre per concorso in sequestro di minorenne, Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi e madre di Jessica Pulizzi, Antonino Cinà e la moglie Giovanna D’Assaro, figlia di Giuseppe D’Assaro, cognato di Piero Pulizzi, il padre naturale di Denise.

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Emiliano Condò