Denise Pipitone: la lettera anonima e Battista della Chiave, il testimone sordomuto che era stato interpretato male (Foto da video)
Il caso Denise Pipitone si arricchisce di nuovi colpi di scena. A Chi l’ha visto? spunta una lettera anonima e si analizza la testimonianza di Battista della Chiave. Si tratta del testimone sordomuto che anni fa era stato interrogato. L’ultima ipotesi è che possa essere stato interpretato male e che le sue parole contenessero invece importanti indizi investigativi. Andiamo con ordine.
“Ho ricevuto questo pomeriggio una lettera anonima, come tante altre in passato, che conteneva però alcuni elementi di novità che non erano stati riferiti mediaticamente. A questa persona, che ringrazio per il suo senso civico, chiedo di potersi mettere in contatto con me assicurando la massima riservatezza”. A lanciare questo nuovo appello legato alla scomparsa della piccola Denise Pipitone è stato l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio.
Piera è la mamma della bimba rapita a Mazara del Vallo (Trapani) il primo settembre del 2004. Il penalista, intervenendo questa sera alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?“, ha aggiunto di avere ricevuto la lettera nel suo studio e di avere in parto riscontrato quelle rivelazioni: “Adesso abbiamo bisogno di un altro passo, per questo è importante che l’autore di questo anonimo si faccia sentire”.
A Chi l’ha visto? è stata esaminata di nuovo la testimonianza di Battista della Chiave. Della Chiave è il testimone sordomuto che era stato sentito il 5 marzo 2013. Ebbene, oggi l’ipotesi è che le sue parole potrebbero essere state fraintese. Quindi, l’interprete dell’epoca potrebbe aver capito male quello che Battista aveva da dire. Un perito ascoltato dalla trasmissione di Rai 3 ha detto: “La persona sorda in questione capiva male l’interprete. Non c’è stato un adeguamento dialettale”.
Adesso si ritiene che Della Chiave abbia detto che la bambina sia stata rapita da due persone e portata a bordo di uno scooter. “Stava piangendo e sono andati via. Gli avrei voluto tanto sparare ma non potevo, mi avrebbero portato in galera. Se avessi sparato a quell’uomo, ero finito”. Sempre in base alla nuova interpretazione, il testimone avrebbe parlato di un secondo uomo sullo scooter. Motorino che potrebbe essere stato buttato in mare.