Il gup di Marsala Lucia Fontana ha rinviato a giudizio per il sequestro della piccola Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo 6 anni fa, la sorellastra Jessica Pulizzi.
Rinviato a giudizio per false dichiarazioni al pm, invece, l’ex fidanzato della Pulizzi, il tunisino Gaspare Ghaleb. Il gup ha anche fissato al 16 marzo la prima udienza del processo che si terrà davanti al tribunale di Marsala.
«Il giudice dell’udienza preliminare ha adottato la decisione che noi ci aspettavamo». È così che Piera Maggio, madre di Denise, ha accolto il rinvio a giudizio.
«È una decisione importante anche perché le indagini sulla scomparsa di Denise adesso si riaprono a 360 gradi – commenta l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia Pipitone -. E perché si applica per la prima volta la legge sul sequestro di minorenne che è stata approvata lo scorso luglio dopo le battaglie condotte dalla mamma di Denise. Il reato sarà discusso davanti a un tribunale ordinario collegiale e non più, come in passato, da un giudice monocratico. Adesso speriamo soprattutto che la riapertura delle indagini e questo processo ci aiutino a trovare Denise. Se ci sarà un cambio di atteggiamento da parte di Jessica, che finora si è avvalsa della facoltà di non rispondere? Ci auguriamo di sì. L’orientamento del gip conferma che la linea della Procura di focalizzare le indagini sull’ambito parentale ha una sua ragione».
Non ha nascosto, invece, la sua delusione l’avvocato Gioacchino Sbacchi, difensore di Jessica Pulizzi, che uscendo dall’aula del gup ha detto: «Giustizia non è fatta». Poi, ha proseguito dicendo che comunque «il rinvio a giudizio non significa ancora nulla, perché sarà il processo a stabilire la sentenza».