L’agente, segretario locale del sindacato di categoria Sappe, appena iniziato il servizio, alle sette del mattino di venerdì 2 aprile si è accorto che il detenuto non era nella stanza e guardando dallo spioncino del bagno ha visto che il giovane era appeso alle grate della finestra.
Denisi è entrato nella cella ed ha sollevato il detenuto, cercando di allentare il rudimentale cappio fatto con i lacci delle scarpe. Dopo pochi minuti sono intervenuti altri agenti della polizia penitenziaria che hanno praticato al detenuto un lungo massaggio cardiaco. Dopo un po’ il detenuto ha iniziato a dare i primi segni di vita.
Il detenuto si trova nel carcere di Reggio Calabria da circa un mese per vari procedimenti, tra i quali uno per pedofilia, ed era sottoposto al regime di isolamento. Nel carcere di Reggio Calabria, secondo quanto reso noto dal Sappe, sono rinchiusi 320 detenuti a fronte di una capienza di 180 posti. Il personale di polizia penitenziaria, sempre a detta del Sappe, dovrebbe essere di 199 agenti, mentre ne sono in servizio circa 140 perché gli altri 50 sono distaccati in altre sedi.