L’AQUILA – La Corte d’Assise d’Appello dell’ Aquila, in merito alla mega discarica dei veleni della Montedison di Bussi sul Tirino (Pescara), ha riconosciuto l’avvelenamento colposo delle acque.ย La Corte ha cosรฌ modificato la prima sentenza di due anni fa della Corte d’Assise di Chieti, quando il reato non era stato riconosciuto e i 19 imputati erano stati tutti assolti.
I giudici hanno anche stabilito le provvisionali e le spese legali da riconoscere a parti civili. Si tratta di 3,7 milioni di euro cosรฌ ripartiti: 2,705 milioni di provvisionali e 592 mila euro che con gli oneri arriveranno a un milione di spese legali.
Il tribunale ha stabilito che tutte le condanne, che vanno da 2 a 3 anni di reclusione, sono condonate perchรฉ i fatti sono tutti antecedenti al 2 maggio 2006.
La Corte ha condannato a 3 anni di reclusione, pena condonata, Maurilio Agugia, Carlo Cogliati, Leonardo Capogrosso e Salvatore Boncoraglio; alla pena di due anni, anche questa condonata, Nicola Sabatini, Domenico Alleva, Nazzareno Santini, Luigi Guarracino, Carlo Vassallo e Giancarlo Morelli. Si tratta nella maggior parte dei casi di ex manager della Montedison.
In Corte d’Assise, a Chieti, il 19 dicembre 2014, i 19 imputati furono assolti dall’accusa di aver avvelenato le falde acquifere, mentre il reato di disastro ambientale รจ stato derubricato in colposo e, quindi, prescritto. Prima di chiudere il dibattimento ed entrare in Camera di consiglio la Corte ha rigettato l’ acquisizione del piano di caratterizzazione realizzato dal commissario di governo Adriano Goio, convalidato nel dicembre del 2015, perchรฉ “l’acquisizione documentale pur possibile in rito abbreviato anche in appello – ha detto Catelli – deve avvenire prima dell’inizio della discussione e non a procedimento iniziato, quindi รจ inutilizzabile ai fini della nostra decisione”. Catelli ha voluto chiudere il processo ringraziando tutte le parti e “il clima di serenitร nel quale si รจ svolto il dibattito”.