Discarica di Roma: protesta a pian dell’Olmo, CasaPound occupa via Flaminia

ROMA – I manifestanti anti-discarica non lasciano Pian dell’Olmo. Il presidio andrà avanti ad oltranza, fino a quando il commissario per l’emergenza rifiuti Goffredo Sottile non tornerà sulla sua decisione. La via Tiberina è bloccata dal lunedì 4 giugno e rimarrà tale anche per tutto il 5 giugno. Alcuni manifestanti di CasaPound hanno poi occupato la via Flaminia per 10 minuti. Intanto il sindaco di Riano, Marinella Ricceri, annuncia battaglia: “Giovedì saremo a Montecitorio”.

I NO DISCARICA – Gianluca Crostella, del Coordinamento Riano No discarica avvisa dalle barricate: “Si vocifera che stiano per arrivare le forze dell’ordine, e forse i tecnici per prendere possesso della cava. Noi saremo qui pronti a respingere l’avanzata degli invasori”.

Circa una cinquantina di manifestanti hanno trascorso la notte del 4 giugno nei sacchi a pelo sotto ai gazebo, e hanno bloccato, per il secondo giorno consecutivo, la via Tiberina, che resterà chiusa al traffico anche martedì 5 giugno. Alcuni di loro si sono spostati anche all’ingresso della cava temendo l’arrivo dei tecnici. A presidiare la zona ci sono agenti di polizia, carabinieri, mentre pattuglie dei vigili urbani cercano di smistare il traffico.

“IMMONDIZIA UCCIDE” – Qualche momento di tensione c’è stato quando una ventina di militanti di CasaPound ha occupato per una decina di minuti via Flaminia a due passi dalla Stazione di Riano. I manifestanti hanno bloccato il traffico esponendo striscioni contro la discarica a Pian dell’Olmo: “L’immondizia uccide”, vi era scritto.

“Questo posto sta per essere invaso da una gigante discarica – ha detto Andrea Antonini, leader di CasaPound, rivolgendosi alle numerose auto in coda – Il commissario straordinario sta decidendo di rovinare ed uccidere un intero territorio, per altro già aggravato da numerose piaghe”.

LE REAZIONI – Ricceri, annuncia la protesta: “Giovedì a mezzogiorno saremo a piazza Montecitorio. Dopo gli incontri già chiesti ma andati a vuoto, torneremo a chiedere di vedere il premier Mario Monti perché quella di Pian dell’Olmo è una scelta scellerata”.

Il senatore dell’Idv Stefano Pedica  ha annunciato un esposto alla Procura e un’interrogazione parlamentare: “Con questa decisione ci hanno offeso e non è tollerabile. Ho chiamato il commissario e gli ho detto che probabilmente farà la fine dell’altro”, riferendosi al commissario Giuseppe Pecoraro, costretto alle dimissioni dopo le vicende di Corcolle, che aveva definito Pian dell’Olmo il “sito giusto se si vuole perder tempo”.

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Maria Elena Perrero