La possibilità di intascare una pensione di 700 euro al mese ha spinto un disoccupato di 55 anni, sposato e con due figli, a truffare l’Inps. Beneficiaria della rendita era infatti la nonna dell’uomo, scomparsa nel 2001 a Porto Viro in provincia di Rovigo.
La sua morte non era mai stata comunicata all’Inps e per 6 anni, cioè fino al 2007, l’ente previdenziale ha continuato a erogare al nipote l’assegno mensile per un totale di 50 mila euro.
Davanti al giudice per le indagini preliminari di Rovigo l’uomo ha tentato di giustificarsi raccontando una storia di povertà e disoccupazione.
«Ero senza lavoro – ha spiegato – con una famiglia da mantenere: una moglie e due figli. Non sapevo davvero cosa fare».
Le scuse però non sono bastate al giudice, che ha condannato l’uomo di 55 anni a un anno e quattro mesi di reclusione con patteggiamento della pena.
Non si rassegna l’avvocato dell’uomo, che ha aggiunto: «Il mio cliente è consapevole di avere sbagliato. Ora valuteremo che mosse fare».
*Scuola di Giornalismo Luiss
