Negli ultimi dieci anni nel nostro Paese si è sviluppata una nuova ed irresistibile piaga sociale causata dall’aumento esponenziale di separati e divorziati alcuni dei quali finiscono con il ridursi in miseria.
È quanto denuncia l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Ami (Associazione matrimonialisti italiani). Ogni anno, ricorda l’Ami, in Italia si separano circa 160 mila persone e 100 mila sono i nuovi divorziati. «È un fenomeno che riguarda per lo più operai, impiegati ed insegnanti. Le separazioni e i divorzi, dati gli obblighi economici e le spese che determinano – aggiunge Gassani – trasformano questi lavoratori in veri e propri ‘clochard’. Il 25% degli ospiti delle mense dei poveri sono separati e divorziati».
E nell’80% dei casi, rileva il presidente dell’Ami, «si tratta di padri separati, obbligati a mantenere moglie e figli e a non avere più risorse per sopravvivere. Molti di questi dormono in auto e i più fortunati (circa 500 mila) sono tornati ad essere ospiti delle loro famiglie d’origine. Sono numeri che fanno rabbrividire». Per Gassani, «urge una nuova politica sociale che restituisca dignità a quanti sono stati sfortunati nel loro matrimonio, che hanno perso tutto e che vivono da emarginati. Occorrono misure atte a garantire alloggi a questo popolo di nuovi poveri nonché aiuti economici. Anche costoro hanno diritto ad avere pari opportunità. Quando si perde la dignità si rischia di non essere nemmeno buoni genitori».
