Divorzio, l’assegno è mobile: come sale e come scende

(Foto d’archivio)

ROMA – Divorzio, assegno mobile: come sale e come scende. Dopo l’ultima sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito che l’ex marito o moglie non deve più l’assegno all’ex partner se questo ha una nuova convivenza, Selene Pascasi sul Sole 24 Ore fa il punto della situazione.

Ecco le situazioni in cui la cifra viene rivista al ribasso. 

  1. Nuova famiglia. L’assegno viene dimezzato per chi forma una nuova famiglia e fa un figlio. L’importo, però, viene ridotto solo se si accerta che le nuove circostanze hanno davvero impoverito l’obbligato.
  2. Disoccupazione. Se l’obbligato perde il lavoro l’importo versato all’ex coniuge può diminuire.
  3. Obbligo di trasferta. Se il padre deve sostenere i costi del viaggio per vedere il figlio l’importo viene ridotto.

Ed ecco, invece, le situazioni in cui l’assegno viene aumentato.

  1. Casa di proprietà. Se l’obbligato non lascia la casa coniugale di cui non è titolare né assegnatario la moglie proprietaria può chiedere un assegno più alto per pagarsi l’affitto di un altro appartamento.
  2. Eredità. L’assegno aumenta se l’obbligato riceve una ricca eredità, anche dopo il divorzio.
  3. Hobby costosi. Se l’obbligato ha uno stile di vita costoso dovrà pagare più soldi alla ex.

 Infine, ecco i casi in cui l’assegno non viene modificato. 

  1. Miglioramenti economici minimi. Se la situazione economica dell’obbligato migliora solo di poco l’importo resta uguale.
  2. Salute relativa. Se la salute del beneficiario peggiora ma non in modo grave l’importo non cambia. Viene aumentato solo in caso di riduzione del reddito o aumento delle spese mediche.
  3. Niente aiuto parenti. L’assegno resta stabile anche se viene meno l’aiuto dei parenti.
  4. Scelte imprudenti. Se l’obbligato resta povero per scelte poco oculate o imprudenti non può vedersi abbassare l’importo che deve corrispondere all’ex.

 

 

Published by
Maria Elena Perrero