PESCARA – “Avete pochi giorni di tempo per cacciarli dalla città. O li prendete voi o lo faremo noi”. Si prospetta una domenica di fuoco a Pescara. Un clima carico di tensione con il sindaco che prega i suoi cittadini di non avallare l’idea della città come terra di far west. Gli ultrà, i Rangers, si stanno organizzando. In tanti si radunano davanti all’obitorio per salutare e chiedere giustizia per Domenico Rigante, tifoso ultrà del Pescara ucciso da un rom. Domenica ci sarà una manifestazione che non promette nulla di buono. Appuntamento alle 9 in piazza a Fontanelle, quartiere ad alta densità rom con un progetto chiaro: “Se non escono li cacciamo noi. Non sarà una spedizione razzista ma una pulizia generale che siano rom o no”. Parole scolpite sui muri ma anche su Facebook da gruppi vicini a Forza Nuova.
I tifosi hanno annunciato al sindaco la manifestazione pubblica in piazza del Comune a cui sarà chiesta la partecipazione di Prefetto, Questore, uomini di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza oltre ai rappresentanti delle istituzioni cittadine. “C’é preoccupazione in città ha detto il primo cittadino ma ci auguriamo che non accada nulla di grave. Pescara non è la città da far west che molti vogliono dipingere”.
“Oggi – ha spiegato il sindaco Luigi Albore Mascia – per scelte politiche scellerate del passato ci ritroviamo i nomadi nel tessuto sociale della città (non certo economico perché non producono reddito), sono stati ammessi nella comunità. Oggi, dopo l’omicidio, non possiamo far diventare Pescara un far west e generare delle faide ma bisogna essere fermi nei confronti di chi viola le regole, chiunque sia, e punirlo nella giusta misura. Ma io non mi iscrivo nel registro di chi è per l’intolleranza e il razzismo, anzi lancio un appello alla ragionevolezza”.
Parlando a nome degli ultras Mimmo Nobile ha detto che l’obiettivo è quello di “portare tutta la città in piazza” ed è per questo che è stato scelto come giorno domenica. I funerali di Domenico Rigante si terranno invece sabato pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Villaggio Alcyone. E intanto le forze dell’ordine continuano la caccia del killer, Massimo Ciarelli, che godrebbe di coperture e appoggi in diverse regioni italiane. Ma i poliziotti continuano anche a essere presenti nei quartieri periferici dove vive la comunità rom e che potrebbero essere meta di raid punitivi per vendicare la morte di Domenico.