
GENOVA – “Io questโanno il presepe non lโho fatto. Per protesta. Contro chi sputa sopra una cosa sacra, un simbolo di amore e di unione. Io con Salvini (che dopo le stragi di Parigi ha detto: facciamo il presepe per non arrenderci) non voglio avere niente a che spartire. Perciรฒ, รจ deciso, nessun presepe nella mia chiesa”. Questa la presa di posizione diย Don Paolo Farinella, parroco di San Torpete. Un parroco abituato a prendere posizioni scomode. Come quando nel 2008 prese le difese di Don Prospero Bonzani, che aveva inserito una moschea nel presepe della parrocchia di via Vesuvio. La storia รจ raccontata dal Secolo XIX.
D’altro avvisoย don Roberto Fiscer, il prete musicista e dj, viceparroco di San Martino di Albaro: “Non penso che sia giusto non fare il presepe, in questo modo ci rimette chi non cโentra nulla, i piรน deboli, gli innocenti: i bambini, in pratica”.ย Anche don Valentino Porcile, dalla parrocchia di Sturla, รจ a favore della tradizione e difende il simbolo del presepe. “Nascondere i simboli della religione significa essere piรน deboli, indebolire la nostra identitร ”.
