Don Tonino Bello è venerabile: primo passo verso il processo di beatificazione del prete pugliese (Foto d'archivio YouTube)
Don Tonino Bello è venerabile: è il primo passo verso il processo di beatificazione del prete pugliese. Papa Francesco ha autorizzato oggi la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto in cui si riconoscono “le virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Bello, Vescovo di Molfetta-Ruvo- Giovinazzo-Terlizzi; nato il 18 marzo 1935 ad Alessano e morto il 20 aprile 1993 a Molfetta”.
Si tratta di un passo cruciale nella causa per la beatificazione di Don Tonino Bello (da tutti è conosciuto così). Il vescovo è celebre per il suo impegno per la pace, in particolare nella sua veste di presidente di Pax Christi Italia (1985-1993). Col riconoscimento delle “virtù eroiche”, Tonino Bello assume il titolo di “venerabile“.
Gli altri Decreti autorizzati oggi dal Papa, durante l’udienza al cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, riguardano:
Tutti questi ora diverranno beati.
Riconosciute anche:
“È un dono grande per la nostra Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, per la Chiesa pugliese ma anche per tutta la Chiesa universale perché abbiamo bisogno di questi esempi così belli”. Lo ha detto il vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, mons. Domenico Cornacchia, in un’intervista a Tv2000.
Mons. Cornacchia ha rivelato a Tv2000 a margine dell’Assemblea della Cei di “aver appreso la notizia in tempo reale dalla Santa Sede durante i lavori della Conferenza episcopale italiana, dal nostro presidente il cardinale Gualtiero Bassetti. Tutta l’Assemblea dei vescovi si è alzata in piedi e ha applaudito”.
“Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente don Tonino – ha proseguito mons. Cornacchia – L’ho invitato due volte per il precetto di Pasqua. Non se lo è fatto dire due volte. Lui aveva questo grande carisma di comunicare, suscitare entusiasmo, aprire finestre sulla speranza, sulla bellezza, sulla gioia e nel cuore di tanti in special modo nei giovani”.
“Il cammino di questa Assemblea della Cei – ha sottolineato mons. Cornacchia – è quello della sinodalità, del camminare insieme. Don Tonino ci lascia questo messaggio: lui diceva sempre che noi cristiani, noi più vicini alla Chiesa dobbiamo essere attenti al passo degli ultimi. Ovvero a chi non ce la fa, a chi si sente escluso, a chi si sente lontano. Oggi Papa Francesco non fa altro che richiamarci a questi grandi valori.
Sappiamo che Papa Francesco è venuto pellegrino sulla tomba di don Tonino Bello nel 2018 e poi a Molfetta nel 25° anniversario della salita al cielo di questo Servo di Dio”.
“Sono convinto che oggi – ha concluso mons. Cornacchia a Tv2000 – tutti noi cristiani riceviamo un bel dono. Ovvero l’incoraggiamento a imitare coloro che sono avanti a noi nel cammino della santità, della carità e della testimonianza”.