ROMA – Il corpo di Donato “Denis” Bergamini, il calciatore morto nel 1989 in circostanze ancora oggi da chiarire dal punto di vista giudiziario, potrebbe essere riesumato dopo quasi 26 anni dalla sepoltura. Questo permetterebbe di svolgere accertamenti sullo scheletro tramite una Tac, e accertare eventuali fratture per dimostrare che venne ucciso in latro luogo diverso da quello del ritrovamento, sotto un camion.
La riesumazione è stata chiesta dal pool legale della famiglia Bergamini all’udienza di opposizione all’archiviazione della nuova inchiesta che vede indagati Isabella Internò e Raffaele Pisano, l’ex fidanzata del calciatore e il camionista, alla guida del camion sotto il quale si disse che Denis si era suicidato.
La famiglia di Bergamini sostiene che non fu suicidio, ma omicidio. Il giudice Annamaria Grimaldi si è riservata e depositerà la sua decisione nei prossimi giorni se accogliere, la tesi della famiglia Bergamini che da anni chiede un processo per dare un nome a chi ha ucciso Donato o quello della procura di Castrovillari che ritiene non vi siano certezze o prove per sostenere un processo.