Doppio sì della Gelmini, matrimonio in notturna poi il bis in Comune

Un doppio sì per Mariastella Gelmini. Il ministro dell’Istruzione, poco dopo la mezzanotte, è diventata la signora Patelli, sposando con rito civile nel Comune di Sirmione il compagno Giorgio, immobiliarista bergamasco dal quale attende una figlia (la bambina nascerà in aprile e si chiamerà Emma).

Testimoni della sposa, il fratello Giuseppe e la sorella Cinzia. Per lo sposo i testimoni sono stati la sorella e un amico. Il matrimonio civile è stato celebrato dal sindaco di Sirmione, Alessandro Mattinzoli. Pochissimi gli invitati alla cerimonia in notturna. Come anche selezionatissimi sono gli amici e i parenti che hanno partecipato sabato mattina alla ripetizione dello scambio delle fedi a Villa Ansaldi. Il rito vero e proprio è stato celebrato in Municipio perché, per farlo in un altro posto, sarebbe stata necessaria una particolare dispensa. Tra gli ospiti della cerimonia bis, il premier Silvio Berlusconi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Bonaiuti e il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi.

Il ministro ha indossato un abito stile impero corto al ginocchio i, in mikado di seta colore crema, con grosso fiocco al punto vita, confezionato da Antonio Riva. Sopra l’abito, un cappotto in stile Impero, con rifiniture dorate. Addobbata con rose bianche, la sala dove si è svolta la cerimonia. Per l’occasione il ministro dell’Istruzione ha rinunciato agli occhiali. Al termine della cerimonia c’è stato il tradizionale bacio degli sposi. Quindi il rinfresco, in una Villa Ansaldi blindata, vista anche la presenza del Cavaliere. Nel menu del ricevimento due antipasti, granchio con tortino di finocchi agli agrumi e capesante scottate. Poi un risotto mantecato all’astice e carciofi e come secondo, branzino pescato all’amo, frutti di mare e filetto di manzo al fegato grasso d’oca. Per concludere, la torta nuziale millefoglie.

«È stata una cerimonia bellissima e molto semplice» ha detto il premier al termine delle nozze del ministro. La cerimonia di sabato mattina è stata introdotta dal sindaco di Sirmione, Alessandro Mattinsoli, che ha rivolto gli auguri agli sposi elogiando in particolare il ministro Gelmini, sua amica d lunga data. Poi ha passato la parola al presidente del Consiglio che rivolgendosi al sindaco ha affermato: «Se parli così bene del ministro perché non te la sei sposata tu?». Berlusconi ha fatto quindi a sua volta dei complimenti al ministro Gelmini spiegando che «è seria, preparata e determinata. Sono felice di averla nella mia squadra».

Il capo del governo si è intrattenuto a parlare con gli invitati, in tutto 45 persone, e molti di loro hanno chiesto una foto con il presidente del Consiglio. Il premier durante la cerimonia ha ‘rubato’ la scena prima con un breve discorso per gli auguri agli sposi poi, durante il pranzo, ha più volte invitato i partecipanti ad un hip hip hurrà per la coppia.

Il Cavaliere ha anche raccontato alcune barzellette tra le quali quella che spesso racconta anche nei comizi politici con lui protagonista che dopo aver «sistemato» l’inferno e il purgatorio sale in paradiso e dopo un colloquio con il Padreterno viene visto da santi e beati con Dio che dice: «capisco la società in paradiso, non capisco perchè dovrei fare io il vicepresidente».

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