L’avvocato di Pirelli Roberto Rampioni é intervenuto sulle notizie che vogliono Marco Tronchetti Provera e Carlo Buora, ex presidente e vice presidente di Telecom, indagati a Milano nell’ambito dell’inchiesta sui dossier illegali. E nota che comunque “tale circostanza non preoccuperebbe perchè a tali fatti Tronchetti Provera e Buora sono estranei”.
“È estremamente difficile – afferma Rampioni – commentare qualcosa di cui non si ha alcuna evidenza, al di là della sommaria ricostruzione riportata dalla stampa e precisamente dal Corriere della Sera. Ricostruzioni, interpretazioni e sottolineature non possono tuttavia modificare i fatti, che sono molto lineari: la vicenda riguarda un sistema informatico (Radar) presente in Tim dal 1999 (ben prima dunque dell’arrivo di Tronchetti Provera e Buora: 2001). Tale sistema fu scoperto e segnalato nel giugno 2006 sia all’Autorità Giudiziaria di Milano sia al Garante della Privacy dalla Telecom di Tronchetti Provera: su espressa indicazione di Tronchetti Provera. Per questi fatti, che, si badi bene, nulla hanno a che vedere con la vicenda dei dossier, i Pubblici Ministeri di Milano non hanno mosso alcuna contestazione nè a Tronchetti Provera nè a Buora all’esito delle indagini nel luglio 2008 (e, per vero, a identiche conclusioni sembra esser giunto il pm di Roma, avendo anch’egli chiesto l’archiviazione)”.
“Anche per questo – aggiunge il legale -, seppur attualmente, stando alle notizie di stampa, fosse pendente presso la Procura di Milano un fascicolo in indagini preliminari derivante dalla trasmissione da parte del Gip di Roma, tale circostanza non preoccuperebbe perchè a tali fatti Tronchetti Provera e Buora sono estranei. Salvo pensare che, ma è oltre il paradosso, denunciando loro Radar, volessero autodenunciarsi”.