
E' arrivata l'influenza Australiana: sintomi e come curarla. Il picco in anticipo (foto Ansa)
Dopo due anni di tregua dovuto al distanziamento sociale e alle mascherine usate per combattere il Covid torna l’influenza. E per via dell’Australiana, quella che si preannuncia sarà “una stagione a intensità molto alta, con un picco che potrebbe arrivare in anticipo. Anziché a gennaio-febbraio, nelle settimane di inizio anno”. A dirlo è Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di prevenzione del ministero della Salute. Intervistato dal Corriere della Sera e La Stampa, Rezza spiega che cambia “dal punto di vista della sintomatologia che dura in media cinque giorni. Febbre molto alta che sale rapidamente, dolore alle ossa, mal di gola, raffreddore, inappetenza – spiega -. Anche le cure non cambiano. Prendere antipiretici per abbassare la temperatura, bere molto, riposo e no antibiotici a meno che non siano indicati dal medico di fronte al sospetto di una complicazione batterica. Ricordiamo ancora che gli antibiotici non funzionano contro i virus”.
La vaccinazione anti-influenzale
La vaccinazione è “molto utile” e “va raccomandata ad anziani, per i quali è preferibile la formulazione adiuvata, e fragili. Si può fare tranquillamente assieme alla quarta dose anti Sars-CoV-2, è consigliata alle donne in gravidanza. Per questi gruppi di popolazione è gratuita”. Per quanto riguarda il Covid “i casi si sono stabilizzati rispetto alla scorsa settimana, non si è registrato un aumento. Ma resta l’importanza di vaccinarsi”.
Asintomatici Covid fine isolamento dopo 5 giorni: “Indossino però le mascherine”
Rispetto all’annuncio del ministro della Sanità sul fatto che gli asintomatici dopo 5 giorni possano uscire dall’isolamento domiciliare senza tampone, Rezza suggerirebbe “che una volta finito l’isolamento gli asintomatici indossino le mascherine. Certo che per incontrare persone fragili il test lo farei comunque”.
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