Ulteriore passo in avanti nell’inchiesta di citizen journalism fatta dai lettori tramite il Corriere.it. Sul caso dei Kindle fantasma acquistati ma mai ricevuti attraverso il sito www.kindle-italia.com è intervenuto direttamente da Seattle il produttore degli ebook, la Amazon.
Il gruppo guidato da Jeff Bezos – che ha ricevuto di volta in volta questi articoli tradotti in inglese grazie alle persone che lavorano per Amazon in Italia – ha deciso di intervenire facendo un “take over” sul sito «incriminato» già da qualche giorno attraverso l’Icann, il «governo» di Internet.
«Ti segnalo – mi scrive L.B. – che, avvalendosi dei suoi diritti legali presso l’Icann, Amazon ha effettuato il take-over del dominio kindle-italia.com in data 9 febbraio 2010. Evidentemente per tutelare i suoi interessi e quelli di chi voleva acquistare un Kindle».
Il risultato è notevole ed è la prova, finora mancante, che inchieste di questo genere nate dai lettori possono funzionare se integrate con una testata come il Corriere della Sera.
Dopo essere riuscito a bloccare un sito attraverso il quale la e-buy4you Europe Limited stava creando – secondo la stessa definizione dell’avvocato della società – «un disguido che interessa centinaia di persone», lo scopo della comunità di citizen journalists creata dal Corriere ha l’obiettivo di riuscire anche ad ottenere il rimborso per tutti coloro che hanno documentato il pagamento del Kindle (o del Nook di Barnes & Noble sul sito www.nookitalia.com ancora attivo) che semplicemente non è mai arrivato a destinazione e di evitare che delle società possano ripetersi.
Il metodo utilizzato da queste società consisterebbe nel cavalcare l’onda di un qualche oggetto del desiderio, entrare tra i primi risultati di Google grazie al sistema dei link sponsorizzati, far arrivare a destinazione i primi prodotti in maniera tale da costruirsi una «credibilità» sul web per poi cominciare a non inviare più i prodotti, pur continuando però a ricevere i soldi.