Elisa Claps, l’assassino si è accanito sul corpo anche dopo la morte

Elisa Claps

Chi uccise Elisa Claps si accanì sul suo corpo dopo la morte: lo sostiene la paleontologa Eva Sacchi, nella perizia depositata nei giorni scorsi alla Procura di Salerno. ”Il taglio di tutti i vestiti e lo spostamento di alcuni di questi – scrive il perito – (operazioni svolte probabilmente anche rivoltando il corpo) necessitano che l’aggressore abbia continuato ad agire sul corpo stesso per un tempo relativamente lungo dopo la morte, o comunque dopo che la vittima non era più in grado di opporre qualsiasi resistenza”. Il corpo della ragazza di 16 anni venne ritrovato nel marzo scorso nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Di Elisa si erano perse le tracce nel 1993.

L’assassino si accanì con almeno due armi, una forbice e una lama, sul corpo di Elisa Claps.  ”Sulla scena del crimine erano presenti almeno due tipologie differenti di armi: una forbice e una lama – scrive la Sacchi -. L’insieme dei dati ottenuti dall’analisi dei danneggiamenti fanno supporre verosimilmente che la forbice fosse di medie dimensioni e la lama molto tagliente” . ”Tutti gli indumenti della porzione del corpo, ad eccezione delle spalline – aggiunge – hanno subito danneggiamenti da lama”.

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Elisa D'Alto