ROMA – “Voglio raccontare la mia verità, voglio che si rinnovi il dibattimento”. Queste le parole di Danilo Restivo nel corso del primo colloquio con i suoi legali in Italia Alfredo Bargi e Marzia Scarpelli al carcere di Rebibbia.
Danilo Restivo dovrà presentarsi a Salerno il prossimo 20 marzo per l’udienza sull’omicidio di Elisa Claps, la ragazza di Potenza uccisa nel 1993. In primo grado Restivo è stato condannato a 30 anni con rito abbreviato per l’assassinio di Elisa Claps.
ELISA CLAPS E DANILO RESTIVO – Elisa Claps era soltanto un’amica, li legava soltanto un “solido rapporto d’amicizia”. Questa la tesi della difesa.
DaniloRestivo, secondo quanto affermato dagli avvocati, è “rammaricato” per l’atteggiamento ostile della famiglia. “Restivo è lucido e tranquillo – ha spiegato il legale – ha solo un desiderio, chiarire la sua posizione. La volontà è quella di chiarire circostanze e particolari che sono rimasti nell’ombra”. E la prova del Dna? “Altro che prova regina” il suo legale, Alfredo Bargi. Sarebbe soltanto “una prova ancillare”.
“Sappiamo bene, e lo ha confermato anche lo stesso Danilo. Restivo ed Elisa la mattina della sua scomparsa si incontrarono – spiega Bargi – nulla di strano, quindi, se è stato trovato sulla maglia di Elisa il dna di Danilo. Può essere anche una presenza casuale ma di certo non prova che è lui l’omicida”.
Gli avvocati della famiglia Claps rispondono così “Danilo Restivo vuole che si rinnovi il dibattimento? Mi fa molto piacere, ho pronte per lui 10-15mila domande”.