ROMA – Il giudice per le indagini preliminari di Salerno, Elisabetta Boccassini, ha accolto la richiesta di rito abbreviato per Danilo Restivo, imputato per l’omicidio di Elisa Claps. Il processo si svolgerà l’8 novembre. Il rinvio a giudizio arriva 18 anni dopo il delitto. Il rito abbreviato era stato chiesto dalla difesa dell’imputato.
Prima di entrare in aula l’avvocato di Restivo, Mario Marinelli, ha detto che il suo assistito “è tranquillo, come può essere tranquilla una persona sotto processo”.
Il giudice Boccassini ha acquisito atti provenienti dalla Gran Bretagna dall’altro processo in cui Restivo è imputato per l’omicidio di Heather Barnett, massacrata nel bagno della sua abitazione il 12 novembre del 2002: si tratta dell’interrogatorio di Restivo, di Eliana De Cillis, l’amica di Elisa, e dei verbali dei periti Sacco, Cattaneo, Introna, Lago.
La famiglia Claps si dice soddisfatta per il rito abbreviato con il quale sarà giudicato Danilo Restivo. “È una richiesta che ci aspettavamo”, ha detto il legale dei Claps, Giuliana Scarpetta. “La richiesta di rito abbreviato ci fa pensare che la difesa non ha tanti argomenti a suo favore”, ha aggiunto Gildo Claps, fratello di Elisa.
La diocesi di Potenza, nella persona dell’arcivescovo monsignor Agostino Superbo, sta valutando di costituirsi parte civile nel processo a carico di Restivo. Lo ha reso noto il legale Donatello Cimadomo, che ha preso parte all’udienza preliminare che si è svolta a Salerno. Una scelta che però è stata accolta con rabbia dalla famiglia Claps: “È grottesco, siamo al paradosso – ha commentato Gildo Claps – è una decisione che fa rabbia, l’ennesima mancanza di rispetto”.
Studentessa al terzo anno del liceo classico Elisa Claps uscì di casa la mattina del 12 settembre 1993 per andare a messa, dopodiché di lei si perse ogni traccia.
Secondo le testimonianze, la giovane aveva detto ad un’amica di dover incontrare una persona nella Chiesa della Santissima Trinità, in via Pretoria, nel centro storico di Potenza. Restivo fu l’ultima persona ad averla vista viva.
Il 17 marzo 2010 i resti di Elisa furono ritrovati occultati in fondo al sottotetto della chiesa potentina della Santissima Trinità. Furono trovati per caso da operai impegnati nei lavori di ristrutturazione. Oltre ai resti umani furono trovati anche un orologio, i vestiti e i resti di un paio di occhiali.
“Siamo fiduciosi – ha detto Elisa Scarpetta, legale della famiglia Claps – quello che gli altri ritenevano un quadro indiziario, dopo il ritrovamento sulla maglia di Elisa del Dna di Restivo, ora è un vero quadro probatorio”.
Il prossimo 2 luglio, a Potenza, a quasi 18 anni dalla sua scomparsa, si celebreranno i funerali di Elisa.