Elisa Claps: depositata la perizia, forse oggi la verità sulle cause della morte

Elisa Claps

E’ in fase di deposito, alla procura generale di Salerno, la consulenza medico legale effettuata da Francesco Introna, dell’Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, sulla salma di Elisa Claps.

C’é grande attesa, oggi, davanti al palazzo di Giustizia di Salerno, dove numerosi giornalisti attendono possibili nuovi elementi sul caso della ragazza scomparsa 17 anni fa, il cui corpo è stato ritrovato nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza il 17 marzo scorso.

Gli inquirenti fanno trapelare soltanto che in settimana si avvierà l’incidente probatorio: molte delle analisi genetiche e merceologiche sono irripetibili, sottolineano ancora oggi le fonti giudiziarie, e andranno affrontate proprio in questa fase. Sono numerosissimi i reperti che andranno ancora sottoposti ad accertamenti, anche per verificare eventuali tracce biologiche.

Nel rapporto del consulente del pm consegnato oggi dovrebbe essere già contenuta la causa della morte di Elisa Claps.

Appello per sconsacrare la chiesa. Un gruppo di cittadini di Potenza ha creato un gruppo su Facebook e sta raccogliendo firme su una petizione, per chiedere di sconsacrare la chiesa della Santissima Trinità dove il 17 marzo è stato ritrovato il corpo di Elisa Claps. Secondo i firmatari, che sono già circa 150, “il ritrovamento del corpo di Elisa rende questo tempio inadatto a continuare a svolgere la funzione di “luogo di culto”.

Nel testo della petizione si fa presente che la richiesta non è influenzata “dalle responsabilità penali legate all’omicidio e all’occultamento del cadavere- si legge nel testo della petizione – che ci auguriamo saranno presto accertate, ed è indipendente dalle convinzioni etiche, morali e religiose di ciascuno dei firmatari”.

Chiediamo pertanto all’Autorità Ecclesiastica – si legge ancora – che la chiesa venga sconsacrata e i suoi spazi messi a disposizione della collettività per la creazione di una struttura polifunzionale di interesse nazionale – gestita da una Fondazione costituita ad hoc ed intitolata ad Elisa Claps – destinata ad attività strettamente correlate alla prevenzione del maltrattamento e dell’abuso sulle donne e sui minori”.

Viene chiesto inoltre al Comune di Potenza, alla Provincia di Potenza e alla Regione Basilicata di “offrire la propria collaborazione, anche finanziaria, per la migliore realizzazione del progetto”. Per i firmatari il progetto è “un segno tangibile per onorare la memoria di Elisa Claps e la dignitosa reazione di una città e di un popolo che sanno dimostrare di non piegarsi ad omertà, connivenze e convenienze”. I promotori hanno inoltre specificato che l’iniziativa non ècontro la Chiesa intesa come istituzione ma riguarda solo il luogo.

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