NAPOLI – Comportamenti ossessivi, strane fantasie sessuali. Aggressivita'. C'e' tutto questo e molto altro nel ''profilo criminale'' di Danilo Restivo descritto dal gup Elisabetta Boccassini nella sentenza di condanna.
Cita episodi, il gup, che fanno riferimento alla vita di Restivo a Potenza ma che si ripetono anche nelle altre citta' dove ha vissuto. Come a Torino, ad esempio. ''In occasione di intercettazioni telefoniche disposte in un procedimento penale seguito dalla locale Criminapol – si legge nella sentenza – gli agenti avevano modo di ascoltare due donne parlare tra loro di un ragazzo di Potenza, poi identificato in Restivo, che dalle stesse veniva definito come una persona dalle strane fantasie sessuali e che, in una occasione, aveva offerto loro un bicchiere di urina presentandolo come birra''.
''Inoltre all'epoca in cui risiedeva a Torino il Restivo faceva domanda per entrare nei Vigili del Fuoco, ma la stessa veniva respinta – si legge ancora – la sera scoppiava un incendio e Restivo veniva trovato sul luogo dell'incendio e visto agitarsi e chiedere l'intervento dei soccorsi, quasi a volere dimostrare le sue capacita' ad onta del rifiuto oppostogli. Allo stesso modo risulta che, nel periodo in cui il Restivo risiedeva a Rimini, diverse sue amiche subivano molestie attraverso telefonate anonime a sfondo sessuale, le quali, sebbene non attribuibili con certezza al Restivo, sono state a lui ricondotte da tutti i giovani componenti il gruppo di amici dal medesimo frequentati in detta citta'''.