Intorno a lui in questi giorni si inseguono accuse e ipotesi investigative di ogni genere, ma lui resta chiuso nella sua casa in Inghilterra, unico indagato per l’omicidio di Elisa Claps e sospettato di molto altro ancora. A Danilo Restivo, infatti, in questi giorni vengono collegate alcune vicende di sparizioni e omicidi di giovani donne. Dall’Inghilterra a Potenza, da Cesena a Courmayeur. Ma tutte con un unico filo conduttore: Restivo, appunto.
Danilo, all’epoca ventenne, è l’ultima persona a vedere in vita Elisa Claps, la ragazza scomparsa a Potenza nel settembre 1993 e ritrovata morta nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità nel marzo scorso. Proprio lì dove aveva appuntamento con Restivo. Lui in città era considerato pericoloso, tante ragazze hanno parlato del suo vizio di tagliare con una forbicina ciocche di capelli all’interno degli autobus.
Dopo il clamore del caso Claps, Restivo, nel 2004, è a Bournesmouth, in Inghilterra. In quell’anno avviene un macabro omicidio. Una sua vicina di casa, Heather Barnett, viene ritrovata uccisa a colpi di coltello nella sua casa. Nelle mani del cadavere, due ciocche di capelli. E’ un dato certo che Restivo si sia recato a casa della Barnett, di professione sarta, per farsi riparare alcune tende e che in seguito la donna avesse denucniato la scomparsa di un mazzo di chiavi di casa. Solo coincidenze? La polizia inglese indaga, si mette in contatto con quella italiana e ricostruisce la vicenda di Danilo, ma non ha prove a sufficienza per accusarlo di omicidio.
Sempre poco distante da casa Restivo, nel 2002 viene ritrovato il cadavere di una ragazza di origine coreana, Jong Shin, detta Oki. Uccisa a coltellate. Per l’omicidio di Oki viene condannato all’ergastolo, dopo un processo travagliato, Omar Benguit. Lui si è sempre dichiarato innocente e ora il suo legale chiede la riapertura del caso.
Altra coincidenza: nel computer di Restivo vengono recentemente ritrovate le immagini di Erika Ansermin, una ragazza valdostana di origine coreana ( tra l’altro molto somigliante a Oki), scomparsa a Courmayeur nel 2003. Su impulso della famiglia la procura di Aosta ha deciso di riaprire il caso anche se al momento non risultano prove di un coinvolgimento di Restivo nella vicenda.
Il nome di Restivo torna anche nella vicenda di una ragazza scomparsa a Cesena nel settembre ’92, Cristina Golinucci, ragioniera di 21 anni. Una vicenda che pare la fotocopia del caso Claps e di cui ora la madre ha ottenuto la riapertura (il convento dove Cristina è stata vista l’ultima volta sarà passato nei prossimi giorni al setaccio alla ricerca del corpo della ragazza). Cristina quel giorno è attesa dal suo confessore. Da allora, di lei non si sa più nulla. I sospetti cadono subito su un nordafricano (poi condannato per un altro stupro), ma non si trovano elementi. Nel 2000 si viene a sapere che un albanese, Eris Gega, che frequentava Restivo a Potenza ai tempi della scomparsa di Elisa Claps, viveva in una frazione poco distante da Cesena.
Alla fine si scopre che le date non tornano: Danilo aveva vissuto a Rimini nel ’95, tre anni dopo la scomparsa della Golinucci. Qualcosa, però, gli inquirenti portano a casa. Scoprono che in quelle poche settimane vissute sull’Adriatico alcune ragazze avevano accusato Danilo di molestie. Molestie molto particolari, a sfondo feticistico: tagliava di nascosto ciocche di capelli, preferibilmente in autobus. Un’altra coincidenza?