Emergency, i tre operatori a Milano abbracciano Strada e i parenti

I tre operatori umanitari di Emergency sono arrivati a Milano dopo l’interrogatorio effettuato a Como dalla polizia giudiziaria, su delega della Procura di Roma che ha aperto un’inchiesta sul loro arresto a Lashkar-Gah.

Marco Garatti, Matteo Dell’Aira e Matteo Pagani hanno così potuto abbracciare Gino Strada, tutto il personale di Emergency e i loro familiari. L’arrivo dei tre era previsto nella sede dell’organizzazione ma in seguito all’interrogatorio, che ha fatto slittare anche la conferenza stampa, è stato spostato in un altro luogo di Milano.

Garatti, Dell’Aira e Pagani, dopo la brutta esperienza dell’arresto e i giorni trascorsi in carcere, il viaggio in aereo e quello con un furgone da Francoforte a Milano a causa dell’impossibilità di un volo per la nube del vulcano islandese, erano molto provati, per cui hanno preferito disdire ogni impegno pubblico, compreso l’incontro con i giornalisti.

Hanno quindi scelto di incontrare i famigliari e gli amici, rimandando a data da destinarsi la conferenza stampa che, dopo l’annullamento del pomeriggio, sembrava dovesse essere riprogrammata per domani.

Secretate le audizioni. Intanto, sono stati secretati dai Carabinieri del Ros di Roma i verbali delle audizioni rilasciate dai tre cooperanti a Como. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti, titolare del fascicolo aperto all’indomani dell’arresto dei tre operatori a Kabul ha disposto la secretazione dei verbali per una valutazione più serena del loro contenuto e per evitare strumentalizzazioni nell’eventualità di una loro pubblicazione. Il fascicolo aperto dalla magistratura capitolina è privo di ipotesi di reato.

Published by
admin