ROMA – Il decreto sulla fase di criticita' per i rifiuti a Napoli e in Campania si avvia ''verso il ritiro. Anzi verso la decadenza dei termini''.
E spunta l'ipotesi di un nuovo provvedimento anche per evitare di lasciare ''margini di ambiguita' legislativa'' dopo l'ordinanza del Consiglio di Stato.
A dirlo, interpellato dall'ANSA in Transatlantico, il presidente dei deputati della Lega Marco Reguzzoni.
Intanto, se il decreto dovesse decadere – scade il 30 agosto – spunta l'ipotesi di formulare un nuovo testo, su cui si cerchera' il placet e la condivisione dei due assi della maggioranza, dopo l'empasse tra Pdl e Lega. Ieri infatti il Carroccio ha puntato i piedi sull'abrogazione del comma 1 dell'art.1 in cui si deroga al divieto di trasferimento fuori regione della spazzatura a cui serve, pero' – si legge nel testo del decreto alle ultime due righe – il ''nulla osta'' della regione di destinazione. Cosa che metterebbe al riparo, nei ragionamenti della Lega, le regioni del nord.
L'ordinanza del Consiglio di Stato (che sospende il divieto di trasferimento extra-regionale aprendo di fatto al 'libero' movimento dei rifiuti), secondo Reguzzoni, pero', non fornisce le necessarie ''garanzie legislative'', lasciando ''margini di ambiguita''', soprattutto tra il 1 settembre e il 6 dicembre (giorno in cui e' attesto il giudizio di merito).
Ecco perche' si fa strada la necessita' di un nuovo dl. Comunque, conclude il presidente dei deputati del Carroccio, con o senza decreto, i rifiuti di Napoli ''non andranno in Lombardia, Veneto e Piemonte''.